Pedrabranca. (Ceará) Brasil

mercoledì 20 aprile 2011

Tour de force...




La settimana di Pasqua in cui siamo adesso, mi fa ricordare quanto avevamo da fare in quei giorni. In attesa della resurrezione di Cristo.




Ricordo l"UFFICIO DELLE TENEBRE", il mercoledì, mi pare, in cui ad ogni salmo si spegneva una candela da un candelabro posto in mezzo al Presbiterio. Se qualche lettore esperto di liturgia trova qualche inesattezza, chiedo venia. Mi sto solo affidando ai ricordi di un bambino più di 50 anni fa.
Comunque era tutto molto affascinante. ricordo anche la lettura (cantata) da tre cantori, del "PASSIO', la cronaca della Passione. Quando il tenore a voce spiegata cantava "Crucifige, crucifige eum", mi veniva la pelle d'oca.
Il giovedì Santo "IN COENA DOMINI", era anche molto impegnativo. Era preparato il "SEPOLCRO", con vasi di grano germogliato al buio. Qui mi sovviene che piante simili erano per ricordare nella antica Grecia, in onore di Adone, l'unico che Afrodite amasse veramente, e che fu ucciso da un cinghiale, che in verità era Giunone che prese quelle sembianze per gelosia, staccandoli i genitali, dal sangue dei quali nacque l'Anemone. Fiore che appassisce subito.Se qualcuno dice che non è così me lo dica. IO, non c'ero. Me lo hanno raccontato. Tutto si intreccia. La Divinità è sempre UNA. Del resto la religione è sempre esistita e tutto si ripete.
Che dire di vari santi protettori di questo e quello a fronte dei Dei e Dee preposte a tutte le bisogne? Sapevate che esisteva anche 'Venera Cloacina", protettrice delle fogne? Che nome brutto, diciamo: " Protettrice degli effluvi di rifiuti umani organici. Meglio. Fine dell'excursus mitologico.
Il SS.Sacramento era esposto, e facemmo tutti una ora di adorazione, notte compresa.Era molto commovente.
E siamo al Venerdì santo. Campane mute, per cui i segnali in chiesa erano dati da raganelle che facevano un rumore abbastanza forte. A pranzo era tutto diverso. Mangiavano tutti in ginocchio, e noi piccoli inginocchiati su blocchi di tufo, che era una vera penitenza. Giustissimo.
Il Padre Abate,in segno di umiltà serviva tutti noi. Lungo la tavolata, tanti fiori di glicine. Un vero pranzo funebre. Il profumo di quei fiori mi dava alla testa, e ricordo come fosse ora. Il pomeriggio avveniva lo scoprimento della Croce che da tempo era nascosta dal panno viola, come del resto tutte le altre statue ed immagini della chiesa.
ECCE LIGNUM CRUCIS,QUIA PEPENDDIT SALUS MUNDI...(Tre volte)E la Croce veniva scoperta.Posta sui gradini dell'altare veniva omaggiata da tutti noi, scalzi. La mattina ci avevano raccomandato di mettere calze pulite. Piccoli particolari...
A proposito del viola....NO, scriverò un altro post su questo.
Insomma come dicevo, era un vero tour de force.
E manca ancora il Sabato Santo. Per adesso rimando tutto, perché scrivendo a getto temo di perdermi. Prepariamoci alla Pasqua, ognuno come ritiene opportuno.
Noi digiunavamo fino al giorno dopo il venerdì. Silenzio assoluto. Anche la ricreazione era eliminata. E debbo dire che passavo la giornata meditando veramente su tutto quello che stavamo ricordando.
Alle TRE del pomeriggio era un momento ancora più commovente. ELI, ELI LAMMA SABACTAMI?",... Padre, perché mi hai abbandonato?
Io, bambino quasi adolescente, rimanevo perplesso. Santo Cielo, un Padre tanto Onnipotente lascia il suo figlio nei guai? Qualcosa non quadrava e mi faceva ancora più pena tutto questo. E quel personaggio chiamato Gesù, figlio di  Giuseppe, e di Maria, della stirpe di David, spirò.


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1 commento:

  1. Ma sai che è davvero affascinante leggere questi tuoi ricordi? Nonostante qualche punto di umorismo, rimane questa atmosfera che hai saputo ricreare alla perfezione.
    Ti ringrazio moltissimo per queste tue condivisioni.
    Ciao e buona giornata!
    Lara

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