Pedrabranca. (Ceará) Brasil

martedì 26 aprile 2011

Sancte Pater Benedicte....ora pro nobis.

Foto da Web
Ho notato con sorpresa piacere che i miei piccoli post, riferentesi ad una mia esperienza giovanile in un monastero benedettino, ha creato un po' di curiosità. Non so se continuerò, per il semplice fatto, che scavando nei miei ricordi sepolti sotto un grande strato di esperienze successive, dolorose, ma, ovvio, anche felici, sono emersi piccoli avvenimenti che in fondo mi hanno ferito.


Li rimembro non con dolore, ma più che altro con rabbia. Piccole e meschine cattiverie, ingiustizie, fustigazioni, punizioni ingiuste e spropositate quanto all'eventuale fallo commesso. Ore e ore in ginocchio contro il muro per avere fatto qualche stupida mancanza. Privazione di qualche oggetto, a cui si vedeva che tenevo.
Riempirmi il piatto con qualche cibo che non gustavo molto, e guai a lasciarlo nel piatto. Viceversa, se qualcosa mi piaceva era in piccolissima quantità, se non negato. Il mio guaio era che non sapevo fingere, per cui rimanevo sempre fregato. 
Tutto per insegnarmi la Santa Umiltà, ed il distacco dalle cose terrene, visto che poi avrei dovuto fare i voti di CASTITÀ, POVERTÀ, E OBBEDIENZA.
Circa la Castità, ero ancora un bambino, ed ero convinto che i bambini nascessero sotto un cavolo, per cui niente problemi. 
Quanto alla Povertà, come sopra. Mi era dato tutto quello di cui avevo bisogno, come vitto, alloggio, vestimenta, e quant'altro, e non immaginavo che ci fossero cose materiali da desiderare.
 Obbedienza !Dovevo abituarmi a fare ed eseguire qualsiasi cosa mi fosse ordinata, anche la più idiota. Tutto per fortificare il mio animo, soprattutto nell'umiltà, in seguito alla quale sarei stato un monaco accettabile.
Non ho molta voglia di raccontare fatti specifici, ma uno mi è rimasto impresso più degli altri. Prendo il toro per le corna e ve lo racconto.
Durante l'estate, tra le altre attività c'era anche il dover imparare suonare il piano, di modo che, quando necessario, accompagnare i canti con l'armonium. Melodie semplici in fondo. Metodo Czerni. Dovevamo fare una mezz'ora ognuno al pianoforte imparando gli esercizi. Dopo avere solfeggiato.
A me piaceva un sacco. In studio imparavo bene le note per poterle poi eseguire al piano. Una vera passione. Agli altri non piaceva proprio.
Io sempre ragazzino vispo,(non vi stufate di questa mia definizione...anzi una volta al "Padre Prefetto" scappò di dire: Sei troppo intelligente" detto tutto. Invece di una pecora volevo essere il cane indipendente.)
Ebbene, inventai la drittata di offrire ai miei compagni di fare gli esercizi al posto loro. Molti accettarono, tanto era sufficiente che il Padre, sentisse il piano strimpellare. Un giorno egli si affacciò alla sala, e vide che stavo eseguendo gli esercizi...DO MI DO MI SOL MI FA DO RE ...... Solo che dopo un certo lasso di tempo,si affacciò nuovamente, e mi vide ancora al piano. Scoprì l'inghippo, e l'unico che ricevette la punizione fui io. Non dissi il nome del confratello del quale avevo preso il posto. Anche perché non ne avevo idea a dire il vero.
Fui punito severamente, non ricordo la pena, ma per quanto potesse essere lieve fu molto dolorosa. E mi fu proibito di esercitarmi al piano. Altrimenti MONTI IN SUPERBIA. La mia rabbia era di non sapere qualche parolaccia efficace da pronunciare nella mia mente. Adesso ne so tante ed efficacissime, ma non farebbero effetto.
Una lieve digressione. La passione mi rimase, e quando fui adulto e me lo potevo permettere comprai un organuccio elettronico, ed improvvisavo. Ero in un paese turistico, e mi mettevo davanti ad un qualche luogo di incontro, tipo Bar o Gelateria, Fuori, sulla strada, per evitare la SIAE, ma erano tutte musiche mie, improvvisate.
Non chiedevo obolo, ma una volta per scherzo misi un piatto con qualche soldino, e alla fine contando il risultato erano meno di quelli che avevo messo..... Per fortuna che ogni tanto mi arrivava un bicchiere di vino, tanto per scaldarmi. Ma la "mancia" favolosamente più grande, la ricevetti da un compositore famoso a livello internazioale, che, nascosto nell'ombra mi ascoltava. Egli era in vacanza colà ed il giorno dopo mi disse, che le erano piaciute le "melodiole" che eseguivo. Allora si che "montai in superbia". Solo con me stesso. Come vedete, la legge di compensazione esiste. Fine della digressione.
Ecco perché, oggi, pur essendo profondamente religioso, sono profondamente contro il Dio che sempre ci raccontano, nemmeno Anticlericale, il clero fa quello che vuole, per cui che posso fare? Nè Ateo, né agnostico.
Ho la mia idea cercata per anni sulla vera Essenza della Divinità che non corrisponde neanche un po' a quella che mi hanno inculcato. La ho trovata dentro di me e non ve la posso spiegare. E tantomeno non ve la voglio inculcare diventando predicatore o simile.. Cercatevela da soli.
Dentro di voi. Io oltre ad averla cercata disperatamente per anni, suppongo di averla trovata, ma il problema che sono sorte tante domante.
Troppe.
Ma questa ricerca mi fa sentire vivo.

3 commenti:

  1. Mi piacciono questi tuoi ricordi e la spontaneità con cui li racconti. E mi piacciono anche le riflessioni che ne sai trarne.Grazie

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  2. @ Grazia. Sempre molto gentile. Grazie a te

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  3. Condivido quanto detto da Grazia. Piacciono molto anche a me i tuoi racconti e le tue riflessioni, grazie :)

    un caro saluto

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