Pedrabranca. (Ceará) Brasil

venerdì 8 aprile 2011

Pocotó

Ecco chi è Pocotò
E chi è POCOTO'? desso vel spiego.



Dovete da sapé che i pupazzi di peluche, costruiti da abili mani, in quanto devono essere fatti a mano con pazienza ed amore, in genere da donne giovani,e/o meno giovani, per pochi soldi spesso, impregnano della loro energia ed amore per i bimbi i loro manufatti. Liberi di non crederci. Io ci credo.
Bon
.Lla storia di Pocotò è questa. Il giorno dopo che nacque Priscilla io mi premunii di andare subito a "denunciare" la sua nascita alla Policia Federal. Nella capitale, con quasi 5 ore di omnibus. Prassi di legge. Oddio. Veramente non era per me "denunciare"!.
Volevo rendere edotto tutto il mondo che era nata una meravigliosa bambina, mia figlia del peso di tot...etc.. e che ero tanto felice che avrei abbracciato il funzionario con i baffi spinosi che mi guardava perplesso... Fortuna volle che io mi ero premunito di una copia del certificato di nascita in cui risultava che io ero il padre. Neanche a farlo apposta ci fu un controllo a metá strada della polizia federale..Non so come e perché capirono che ero "estrangeiro". Forse lo avevo scritto in faccia. Il mo visto di turista era scaduto da quasi 80 giorni...Cazzo!
Mi fecero scendere sotto gli occhi meravigliati di tutti , ed io per fortuna, tirai fuori l'asso dalla mia manica. Sono padre di una piccola Brasileira!! Sciorinai davanti a loro il certificato... Non sapevano che fare. Ero un clandestino, ma con diritto di visto permanente. Uno dei colleghi sfogliava il libretto delle istruzioni, senza trovare una soluzione. Ero clandestino o no? Spiegai loro che sapevo di non essere in regola e che sapevo anche che avrei dovuto pagare una multa di 70 reals per ogni giorno di permanenza oltre il lecito, e che ero ben disposto a pagarla volendo essere vicino alla mia brasileira "GRAVIDA" Al che uno degli agenti strizzando l'occhio mi disse "Viagra, eh?"
Ben, non so loro , ma a me non era servito. Va ben, dopo quasi mezz'ora lasciarono me e l'Omnibus ripartire, mentre tutti mi guardavano come fossi un delinquente....
. Te lo do io il Brasile!! come diceva Grillo in tv anni fa.
Credete che uno arrivi lì magari con un barcone, e poi viene accolto con gioia...Prego si accomodi...Un cavolo. Se non sei in regola, un calcio nel sedere e vai.. A meno che non sia un rifugiato politico. Lasciamo perdere.
Io non ero e non sono un rifugiato politico...o forse si, vista la politica in Italia. Bene. Mi recai alla Policia Federal, e bla bla bla. Mi spiegarono cosa dovevo fare,ed il funzionario al quale mi ero rivolto per una proroga per il mio visto che quando stava scadendo il mio visto mi suggerÍ di stare zitto e bbono, e che poi avrei pagato la multa.
E qui entra in scena POCOTO' In attesa dell'autobus per ritornare a casa fui al supermercato. Che cosa comprare per una bimba nata da due giorni? Pannolini.Un ciuccio, una bottiglietta per il latte...(Non si sa mai che manchi,ma per fortuna la mia brasilera era un distributore di latte gratuito) Ed ecco mezzo nascosto tra altri pupazzi...POCOTO'. Mi guardava un pó triste, ma fu amore a prima vista. Era anche uno dei più economici, ma questo non c'entra. Nessuno mi leva dalla mente che egli ( o esso) voleva essere di Priscilla. Ed ancora adesso, è il prediletto. Pur con tanti concorrenti.
Adesso Pricilla  ha quasi sette anni ma Pocotò dorme sempre con lei. Alla faccia degli altri pupazzi invidiosi. Tra l'altro, il nome Pocotó fu lei a darglielo, e fu una delle prima parole che disse. Ecco la storia di Pocotò.


2 commenti:

  1. Lo vedi anche gli incontri tra bambini e pupazzi sono un frutto del destino!
    Evviva Pocotò !

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  2. E' tenerissimo vedere tua figlia assieme a Pocotò.
    Era proprio destinato a lei :)
    Un abbraccio a Prisilla e a Pocotò.
    Ciao Taurus e buona giornata!
    Lara

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