Pedrabranca. (Ceará) Brasil

martedì 12 luglio 2011

"Desmoronamento" (Frana disastrosa)

Pchi giorni fa una frana ha sconvolto una parete di uno dei tanti "morros", o colline o monti, come volete, in cui si erano assediate molte famiglie.
Case distrutte, una donna incinta ed un bambino, morti sepolti sotto la terra caduta. Case abbattute, i cui proprietari, sono rimasti senza letteralmente nulla. 42 famiglie senza tetto, e molte case considerate a forte rischio, giudicate dalla Protezione Civile, condannate.


E adesso? Gli abitanti reclamano contro "os politicos", e pretendono una casa degna di tale nome. Fatalitá? Eh si....Una cosa che mi fa arrabbiare come una bestia.
Adesso vi spiego. Prima di tutto la gente costruisce dove e quando vuole. Zone a rischio su costoni scoscesi, ove, sotto un piccola strato di terra, senza alberi, e dove c'erano sono stati tolti, sopra una roccia liscia come un biliardo.
Sempre pronta a scivolare verso il basso trascinando tutto con se. Gente che viene da altri stati, senza nessuna coscienza costruisce case, che sono poco più che baracche, lungo il costone. I più fortunati, che sono arrivati prima in cima. Chi è arrivato dopo, in basso.
Senza conoscenze di leggi geologiche e/o della statica, con pochi mattoni, quattro tegole e pannelli di legno, costruiscono la "casa".
Energia elettrica? Nessun problema. Si attaccano abusivamente sulle linee elettriche esistenti. con gravi rischi di corti circuiti e conseguenti incendi, come quasi ogni settimana succede.
Tra parentesi, ho visto in TV un tizio, che sempre con il "gato" ovvero allaccio abusivo si era installato nella baracca anche l'aria condizionata.
Quanto all'acqua si attaccano (sempre abusivamente) ai tubi dell'acquedotto. E gli scarichi di bagni e acqua piovana? Semplice: subito fuori di casa. E tutto va ad infiltrarsi nella terra. E prima o poi succede il disastro.
In questo ultimo caso, fu fatta una bella pensata. Costruire un muro di contenimento. Ottima idea. solo che non so perché pretesero di cominciare dall'alto. Davvero.
Una ruspa stava lavorando sotto le prime case in cima, e, come è ovvio ruppe il precario equilibrio facendo crollare tutto.
Ma, dico io. Cominciare un muro di contenimento dall'alto? Io ho vissuto in Liguria e so quanto lavoro hanno fatto i laboriosi liguri per centinaia di anni. Tutti muri a secco che al confronto le Piramidi sono un gioco da ragazzi.
Cosi adesso le famiglie aspettano le case dallo stato. Tutto bene. Ma chi vi ha detto di costruire proprio lì, sapendo che prima o poi sarebbe successo un disastro?
Lo Stato ha si un programma abitazionale, e sta costruendo infinite file di case unifamiliari. Esse vengono assegnate e con una modica spesa mensile, dopo un certo periodo le famiglie prescelte diventano proprietarie. Ma capita che l'assegnatario se la rivenda, in modo informale, e torni ad occupare zone pericolose.
Quando poi non avviene che qualche banda di trafficanti non cacci a poco a poco i veri assegnatari, e crei un piccolo stato per il traffico di droga.
Questa situazione mi fa una rabbia che non vi dico. E "os politicos"? Che dire? Come in tutto il mondo hanno molto da fare.
Ce ne sarebbe da dire, ma per adesso lascio perdere.

1 commento:

  1. Sono davvero senza parole, mi dispiace molto per i morti, la situazione è davvero molto critica.

    un caro saluto

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