Addio, TILL

E così, il nostro caro pappagallo pestifero e con un caratteraccio, in silenzio, ed in punta di zampe, ha lasciato questo mondo. Nessuno se lo aspettava, anche per il fatto che ultimamente parlava poco, ma se mi avvicinavo per dargli un biscotto, sempre cercava di beccarmi il dito.


Caro Till. Ricordo ancora quando ti vidi la prima volta 8 anni fa. Eri ancora piccolo e spennato, e decisamente brutto. Tutto becco ed occhi, e gracchiavi continuamente.
La nostra amica Tonia, ti stava allevando dalla nascita, e ti teneva sempre in una sacca del suo vestito, cucita solo per te. E ti nutriva tutto il giorno, e non ne avevi mai abbastanza.
Sei cresciuto e finalmente ti mise sul tuo trespolo. Ma, non so perché, avevi un carattere impossibile, e l'unica persona a cui eri antipatico era proprio lei. Ingrato.
Se si avvicinava le saltavi quasi addosso gridando, e cercando di beccarla. Presa dalla disperazione fosti venduto a noi, e sembrava che tutto andasse bene. In effetti imparasti presto nuovi fonemi, tra cui imitare le risate di Priscilla, che allora era molto piccola. In famiglia avevamo adottato un fischio-segnale per farci aprire il portone di casa. Tu lo imparasti rapidamente, e spesso mi alzavo dal divano per aprire, e non c'era nessuno. Penso che questo ti divertisse molto.
Inoltre eri uno sprecone. Se ricevevi un biscotto, con molta pazienza lo frantumavi tutto lasciando a terra un mare di briciole. Una mezza mela, faceva la stessa fine. Eri fatto cosi.
Mi ricordo che tutte le mattine venivo a darti il buongiorno, e tu rispondevi con una specie di grugnito. Dove tu lo abbia imparato, non lo so. Ti porgevo il dito sperando che tu salissi su di esso. Sarebbe stato bello; ti avrei avvicinato al mio volto e tu saresti a solleticare i miei capelli come facevi con la mia brasileira e con Priscilla. Invece niente!! Molto frustrante tutto ciò.
E cosi sono passati alcuni anni che abbiamo trascorso assieme. Io con i miei problemi, e tu sempre tranquillo e silenzioso pensando a chissà cosa.Siamo cresciuti, io invecchiato, ed assieme abbiamo assistito alla crescita di Priscilla, che allora non sapeva parlare, (E spesso si arrabbiava tremendamente per non poter esprimersi), ma tu e lei vi capivate. Ti faceva fare le cose più strane, e tu, eseguivi senza reclamare. Ti teneva in equilibrio sulla testa, ed andava avanti ed indietro per casa pavoneggiandosi con quel cappellino, Altro che la sfilata di cappelli strani alle corse di Ascot....
Ora non ci sei più.
Oltre ai tanti ricordi vissuti assieme di resta una penna variopinta, che io avevo messo tra le pagine di un libro.Neanche fosse la penna di una ala dell'arcangelo Gabriele di una novella del Boccaccio.
Con Priscilla, decidemmo di farti in bel funerale. Lei propendeva per il Cimitero, ma io le spiegai che mai sarebbe stato tranquillo.Gente che va, che viene....no no.. Piuttosto in piena natura. Lei fu d'accordo, e ci addentrammo nella "mata", o sottobosco come volete.
Sotto un albero che ci parve più ben disposto di altri, ti ponemmo per il tuo ultimo(per ora) riposo. In una scatola da scarpe mettemmo bambagia, i tuoi semi di girasole, ed anche un ferma capelli che tu, una volta strappasti a Priscilla e che più non volesti rendere. Da parte mia, prima di chiudere la "bara" ti posi il mio dito indice nel becco....e per la prima volta non cercasti di beccarmi.
Addio Till
.Qualsiasi cosa succeda, tu facesti parte dalla nostra vita.