Pedrabranca. (Ceará) Brasil

venerdì 3 giugno 2011

Trasporti.

Foto dell'autore
Il Brasile, grande quanto un continente,e con quasi 200 milioni di abitanti, oltre ad essere diviso in 27 stati, se non erro, è diviso in circa 5600 comuni. A differenza dell'Italia che ne ha circa 8000, di comuni.
Immaginate quindi la estensione di ogni singola "Prefeitura". Le distanze sono notevoli, sempre nell'ambito di un solo comune. Inoltre ci sono frazioni isolate,molto piccole, in cui non é possibile ad esempio avere scuola, o tanto meno filiale di banca, e simili. E qui entrano in ballo i trasporti.


Per portare gli studenti, e/o coloro che devono sbrigare qualche pratica. Sto parlando di piccole frazioni. Sono dei semplici camion, con una fila di panche, ovvero, delle assi, magari imbottite, messe di traverso sul cassone, sotto una centina telonata.
Per salire o scendere, una scaletta di ferro, agganciata alla sponda. Per cui la mattina c'é, un vero ingorgo di camion, in centro e dintorni. Tanti studenti per poter arrivare a scuola si devono alzare alle 5 del mattino, e farsi un viaggio abbastanza lungo strade sterrate, e spesso fangose e con buche.
Io ho avuto la esperienza di andare presso dei parenti della mia Brasileira. 40 kilometri. Ed all'arrivo al 'sitio", quattro case distanti una dall'altra di almeno un kilometro. Ed intorno, un mare di verde in un paesaggio collinare, in cui, come puntini, si intravedevano i bovini sparsi nel pascolo. Nella parte bassa, uno stagno, abbastanza vicino alla casa, per raccogliere l'acqua piovana, la quale serviva anche per bere e cucinare. Io ne bevvi, ma non soffrii nessuna conseguenza. Inoltre nello stagno suddetto vivevano bellissimi pesci. Ed il padrone di casa, con una canna e lenza quel giorno, in mio onore, pescò due grosse "Tilapie", che però per me, abituato al pesce di mare, sapevano di fango. Comunque mangiabili.
Come sempre sto perdendomi.
Dei trasporti, dicevo.
Alla ora stabilita, molto presto, il camion faceva il giro delle varie case e raccoglieva i passeggeri. Poveri studenti, che levatacce! E verso la fine delle lezioni, di nuovo un traffico incredibile di camion.
Oltre ai camion, anche molti pik-up, con una capacità di una diecina di persone.Insomma una rete capillare gestita dalla iniziativa privata dei singoli.
Moto Taxi (Foto dell' autore)
Infine per gli spostamenti relativamente brevi una miriade di "Moto-Taxi". Tutti con la pettorina sponsorizzata da qualche commerciante della città. Tutti lasciano il loro biglietto da visita, con il numero di telefono, ed ognuno di essi ha la sua clientela affezionata.  Niente casco, o altre sicurezze, ma qui siamo fuori dal mondo.
Il casco é obbligatorio, per legge, ma qui quasi nessuno lo usa. E non parliamo di padri, o madri che portano anche due bambini a scuola sulla motocicletta. Io inorridivo, i primi tempi, ma mi sono adeguato.
Per i trasporti interstatali, invece, tutta altra cosa. Per viaggiare verso la capitale, a quasi 300 km da qui, Autobus modernissimi. Pare di essere su di un aereo. Poltrone comodissime, reclinabili, toilette a bordo,musica in sottofondo, aria condizionata, chiaro, ed in alcuni casi anche un qualche film proiettato su vari monitor, in posizione strategica. Cinture di sicurezza, che altri, escluso io, nessuno usa, e posti prenotati. Quando l'autobus é pieno, niente da fare. Prendi il prossimo.
Se hai più di 65 anni, sei considerato "Idoso", parole che mi piace di più che "Vecchio", ed hai diritto a viaggiare gratis. Naturalmente"compatibilmente con le esigenze di servizio", nel senso che devi prenotare almeno un 15 gg. prima, e quando rimane un posto libero ti avvisano. Un piccolo escamotage.
Comunque una volta mi sono incaponito e sono riuscito ad avere il passaggio, anche se già mi ero recato nella capitale per inderogabili impegni burocratici, pagando, naturalmente.
Ma si sa, questo é un po' il vizio degli Italiani, o forse di tutti. Approfittare di qualcosa gratis, anche se non ci serve. Ma fu un viaggio indimenticabile.Girai per la città fino alla partenza del prossimo Omnibus per il ritorno. 10 ore viaggiando e 4 ore a girare per la città.
Si può essere più cretini?
Comunque approfittai per comprare regalini per Priscilla. Sciocchezzuole, che qui non si trovano, per cui il viaggio non fu inutile, per quanto molto stancante.
Giuro, non lo faccio più. Se devo andare, vado, e pago. Ecco qui come sono i trasporti in questo angolo di mondo.

1 commento:

  1. Leggerti mi trasporta in un altro mondo e senza bisogno di prenotazione

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