Pedrabranca. (Ceará) Brasil

sabato 16 aprile 2011

ORA ET LABORA.

San Benedetto da Norcia
Ho vissuto la parte più delicata della mia infanzia e adolescenza dagli 11 ai 15 anni, in un Monastero Benedettino Primitiva observanzia. Voglio dire che lì, la REGOLA di S..Benedetto, era seguita alla lettera.
Nei secoli successivi alla fondazione dell'Ordine, sorsero altri ordini monastici, Trappisti, Certosini, Olivetani, e via dicendo, ma sempre partendo dalla base benedettina. Tutto bene,  io capitai in un monastero "Primitiva observanzia". 
Avevo la "vocazione", e mi piaceva anche studiare. Praticamente vissi di pane, disciplina, e canto gregoriano. Pochi mesi dopo la mia entrata in cui frequentavo la seconda media, mi fu imposta la tonaca nera, con lo scapolare, ma non il cappuccio, in quanto ero solo "probando', cioè "da provare". Era un vita molto regolare,con molte proibizioni. Silenzio assoluto sempre, tolto il periodo di ricreazione.
Ovviamente, come fui accolto, mi sentivo molto spaesato. Eravamo una ventina di ragazzi, di diverse età, rapati a zero, e per lo più provenienti dal Lazio. Subiaco e dintorni. Molti genitori risolvevano cosi il problema di allevare i figli. Era finita la guerra da poco, e c'era fame. Diciamolo chiaramente.
Per prima cosa cambiarono il mio nome in Ferruccio, mio secondo nome, visto che c'era un altro Franco. (Tra l'altro adesso che mi ricordo , un testa di cavolo da poco).Comunque io ero stato allevato in modo di parlare correttamente l'italiano, e, seppur a schiaffoni, mi era stata impartita una certa educazione, come lo stare a tavola ad esempio. E già ero diverso. A scuola, il primo giorno, mi fu assegnato il tema: La mia entrata in monastero", ovvio. Scrissi due paginette accettabili, in italiano abbastanza corretto. per cui il Prof., uno dei monaci, circa una trentina che vivevano colà, mi diede 10! Ne fui lusingato, ma ebbi subito la prima lezione. 
Il Padre che ci seguiva, il Padre Prefetto, siccome io mi vantavo con i compagni, mi punì, per atto di superbia. Tanto per fare capire che aria tirava. Umiltà anzitutto. 
Man mano che scrivo, i ricordi emergono come funghi dopo una pioggia nel bosco, e suppongo che dovrò scrivere diverse puntate. Come un romanzo .... Comunque la giornata si svolgeva tra studio, funzioni liturgiche, recita del breviario secondo le ore canoniche, e qualche ora di ricreazione, in cui si doveva giocare a darsela, correndo per il chiostro come dannati. Non era permesso isolarsi.
Durante l'inverno,si faceva ricreazione entro la nostra ala riservata,un camerone infinito, diviso ai lati da tramezze, con il letto ed un comodino, aperte sul davanti. Celle, insomma. E ci sfidavamo in giochi da tavolo. Anche con gli scacchi.
La notte verso le tre, sentivo la campanella che chiamava i monaci per recitare il breviario. seguendo pedissequamente le ore canoniche, ma per fortuna noi ragazzi rimanevamo a dormire. Mattutino e Laudi. Verso le 11 prima del'"Asciolvere", il pranzo, sesta et nona, sempre tutti raccolti nel coro dietro l'altare. Verso il tramonto "Vespri", e quando era buio, dopo la cena, "Compieta". Circa alle 8, tutti a dormire. Una vita molto regolare, liturgicamente parlando. A questo proposito mi viene in mente che in portoghese i nomi della settimana seguono la dicitura latina. Partendo dalla Domenica, considerato il primo giorno della settimana,il Lunedi "Segunda", Mercoledì Terça, e cosi via fino a "Sabado", senza scomodare Dei o Dee della mitologia. Fine della digressione storica. Per adesso mi fermo qui perché penso che un post tropo lungo infastidisca chi legge. Alla prossima.

4 commenti:

  1. Che bella questa tua digressione storica! Ti seguirò con molto piacere,

    un caro saluto

    RispondiElimina
  2. @ iulia lampone.
    Ti ringrazio sentitamente. Scriverò ancora della mia esperienza monastica.

    RispondiElimina
  3. Mi piace molto questo tuo ricordare e questa tua esperienza. Spero davvero che ne riparlerai ancora.
    Ciao e buona domenica!
    Lara

    RispondiElimina
  4. E' sorprendente pensare che sei stato in monastero, una vita piena di esperienze diverse !

    RispondiElimina