Ahi..Bologna, sigh...(Saudade) |
Anche dolorosamente, se vogliamo.
Sbarcai in quella città alla ricerca di un cambiamento. Di un lavoro, qualunque esso fosse, e non potevo più permettermi di vivere con i magri guadagni di fotografo in un paese in cui si parlava tedesco pur essendo in Italia.
Era da poco nata la mia prima figlia che ora ha 42 anni, ed aveva bisogno di tante cose,come tutti i bambini del resto. Basta cavolate, nottate folli, sbronze, etc.. Adesso basta.
Calcolai quanto denaro avevo in tasca, e decisi che sarei arrivato a Bologna. Essendo conosciuto da tutti i turisti, i quali, prima di partire mi lasciavano il loro tel.. e indirizzo, dicendomi: Vienimi a trovare... Io andai. A trovarli. Rimasero meravigliatissimi.
Ma spiegai a loro che volevo trovare un qualsiasi lavoro, perché ora avevo la responsabilità di una figlia, e bla...bla bla.
Il giorno dopo ero già stato assunto in una fabbrica. Non vi dico quale, ma solo che ero disposto a lavorare dia e noite. Questo piacque al proprietario. Entrai nelle sue simpatie e dopo due mesi riuscivo a riunire la famiglia.
Rapidamente grazie ad un dono di Dio, imparai a fare a funzionare la macchina principale della ditta. Ed anche ad aumentare la produzione. Mica balle. Basta un po' di "sbuzzo", come dicono là. A poco a poco la nostra vita divenne più regolare, ed io appassionatissimo di arte e di storia, cominciai ad informarmi, visitare luoghi, chiese, monumenti,musei....Che goduria.
A quei tempi, Bologna era viva giorno e notte. Bar aperti fino al mattino, e anche pizzerie. Ricordo che andavamo a mangiare, dopo una serata alla "Casa del popolo", la cipollata, o la pizza,alle 4 del mattino. E che mangiate alle feste del popolo nei vari cortili!. Le "Asdoure" cominciavano una settimana prima a preparare "turtelein", e torta di riso. Va bene...fino a qui la parte Culinaria.
Ma siccome ero e sono sempre desideroso di imparare e gustare le bellezze dell'arte, conoscendo alcuni studenti appassionati come me cominciammo a girare tra musei e pinacoteche. Che terreno fertile! Non sto ad elencare tutto quello che vidi, ma ricordo ad esempio lo gnomone dentro S..Petroni, le casa delle Tre Frecce, ove veramente ancora adesso sonno conficcate tre frecce sul soffitto di legno di uno dei tanti portici. E la Chiesa di S.Stefano, detta delle sette chiese. La pinacoteca,di cui ho già parlato. Ed i vari palazzi...Palazzo Fantuzzi ... E fuori Bologna, Monteveglio, ad esempio dove riuscii ad estrarre delle conchiglie fossili grandi come la mia mano..
Basta.. So per sentito dire che Bologna oramai, pare, dicono che sia un posto molto poco piacevole, pieno di "Gente"venuta da fuori...ma mica dalla Calabria o Sicilia , molto più di fuori. Dove si mangiava la Piadina o la Crescentina, ora si vende il kebab....tutto cambia. Ma i ricordo sempre un ristorante in riva al Reno, dove incontrai la rimpianta Nilla Pizzi.
Le presentai la mia bambina, e prendemmo il caffè assieme. Altri tempi....
Che sorpresa, caro Taurus! Stai parlando della mia città natale :)
RispondiEliminaPiù che di gente venuta da fuori, ho avuto modo di notare che i bolognesi, una volta famosi per la loro cordialità, sono piuttosto strafottenti, poco gentili in genere.
E poi la vita notturna è pressoché sparita. I bar chiudono per legge alle 23 e dopo le 22 non possono fornire neanche una birra.
Ciao e a presto,
Lara
Che bella che doveva essere l'Italia in quei anni e che belle che dovevano essere le persone. Un'atmosfera magica, credo.
RispondiEliminaun saluto