La macelleria di Sabastiao.. Lavorava due o tre giorni alla settimana, dipendendo dalla fornitura di qualche animale, pecora o maiale che fosse, fornito da qualche contadino.
Produzione familiare insomma.
Animali allevati nel modo piú naturale possibile, come tanti anni fa anche da noi in Italia.
Solo che ora allevare un maiale e poi ucciderlo in gennaio come da tradizione non é piú tanto facile.
Ebbene, quando Sebastiao macellava, partiva il tam tam, e la mattina verso le nove non c'era piú niente .
Tutto venduto.
Il fatto era che egli pú che un macellaio, era un assassino.
Nel senso che tagliava la carcassa nel modo píú contrario alle regole di una buona divisione dei vari tagli. L'unica divisione era o di prima o di seconda. Nulla piú.
Ma alla gente andava bene cosi.
Adesso abbiamo due supermercati, con il banco della carne asettico ed organizzato, con i vari tagli imballati in vaschette di polistirolo, e con il codice a barre per il prezzo.
Prezzo meccanicamente determinato, non a occhio e croce come succedeva con Sebastiao.
Carne di allevamento, peraltro ottima, sempre a disposizione,e non bisogna piú affrettarsi per andarla a comprare. Tutto di guadagnato, da parte del consumatore, con migliori garanzie di igiene e quant'altro.
Ma, tutto sommato, un pó di nostalgia é rimasta. Manca quel calore umano, quel dialogo che esisteva allora. Le discussioni al limite del litigio,gli sfottó, e qualche volta contrattazioni sul prezzo.
Il progresso.
Ottima cosa, ma sempre lascia una punta di nostalgia del passato.
Maiale da allevamento familiare |
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